Giorni fa ho trovato il mio ultimo murales “Defende me Usque in Aeternum” imbrattato, qualcuno con una bomboletta nera aveva deturpato il viso della donna e il mondo.
Sono rimasta pietrificata quando l’ho scoperto, non so se sia stata la bravata di qualche ragazzino, se sia stato un gesto mirato o cosa….ma il fatto mi ha fatto riflettere. Chi fa murales ha impiegato anni per togliersi l’etichetta di vandalo di dosso, il murales è diventato un mezzo decorativo ma anche di espressione molto importante. Imbrattare il murales mi sembra proprio il controsenso di tutto. In questo dipinto poi si parlava del rispetto, verso la natura e gli altri, e invece si è fatto l’opposto.
Ho ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà da amici, conoscenti ma sopratutto dagli altri artisti, alcuni dei quali avevano subito essi stessi questa sorte.
Ho lasciato passare qualche giorno per metabolizzare e riflettere, poi il restauratore che è in me mi è venuto in soccorso, e fortunatamente sono riuscita a pulire senza dover rifare il dipinto.